Casa, lontano. L’ispirazione, la memoria, il b/n, certe sere. Cinema del paesello, con l’orario sballato, il velluto pesante, i film di cassetta e il bar che a volte è chiuso perchè il gestore sta facendo partire il rullo. La gatta, riderone. Una sedia per ogni anziano. Modifiche al parco, accettabili. Auto, scatto. Verde mattutino di soliti percorsi. Gran donna, gran cuoca, viceversa. Uova di altri paesi, rotte con sorriso sdentato. Birra e bambini (non mescolare). Luci notturne per piccoli sogni di sport. Esterno giorno. E…Stop! (che giornata, my director). “E’ la tua prima volta, fratello?” “Sì” “Guarda bene, ascolta bene”. Panorami all’orario di chiusura. London, finally. A walk in the park. What a day. Il concerto dell’anno. Ciao posto, ciao amica, a presto. Solitudini splendide su bancone di legno vetro parole. Incontri notturni. E’ presto, la domenica. Drum Solo, in maiuscolo. La vista, dallo sgabello. Erano anni che aspettavo questo momento, merda. Loghi di passione. Laggiù, dopo la nebbia, fanno musicona. Posto palco e post dal palco. La gatta, riderone. Attentati agli organi interni commessi con scelleratezza. Piccoli tecnologici prosperano. Rhum e supporto, simboli e ricordi. Copriti, che fuori è freddo. “Troppe volte in ‘sti posti eh st’anno”. Nuove abitudini mangerecce. I re del divanetto, jazz version. Musicanti che mandano in visibilio. Vecchie amicizie che ritornano. Passeggiando. Giorni di festa con intermezzo sportivo. 42, la risposta. Old rock, win. Dello scrivere, finalmente. Nuove birre splendono. I re del divanetto, replay con contrabbassista riccioluto. Tutti insieme anche se non appassionatamente. Awww. Apri gli occhi, è un giorno nuovo. La gatta, riderone. Mangiare bene. Mangiare troppo e bene. Kinda ‘Drive’. Oggi.
(oggi, è l’ultimo dell’anno. cinquantacinque foto su instagram, l’ennesimo, ma ottimo social network che ho scoperto dal settembre di quest’anno. cinquantacinque rapide madeleine in ordine cronologico da settembre a oggi.
e, buon 2012 a tutte le timeline e blogger che mi hanno accompagnato quassù e negli altri posti. che siano sempre buoni approdi)