ST2, demoappunti e gorgonvoti

Note sparse su ‘Stranger Things 2‘, un post ricco di spoiler, se non hai visto la serie e vuoi vederla, meglio se passi ad altro.

Era difficilissimo non pagare dazio alla sorpresa della prima stagione. Ricordo bene la sera che iniziai a guardarla, senza sapere esattamente cosa avrei visto. E ne rimasi incantato, sbalordito, divorandola in un amen.
Questa purtroppo è molto meno coinvolgente perché è un po’ la stessa storia ma soprattutto è piuttosto prevedibile e con una mancanza di guizzi narrativi che si sente e rende la visione meno elettrizzante.
Non prendo mai uno sviluppo di una trama, sono un sempliciotto facilissimo da sorprendere eppure questa volta non ne ho sbagliata una (povero Bob). Come se in fase di sceneggiatura si fossero accontentati, fidandosi dell’empatia coi personaggi costruita nella S01 . Infatti quelli nuovi, a parte ‘Povero Bob’, funzionano poco e a fatica.

‘Cartoline dalla coppia Spielberg & King’

Però, è sempre un filmone anni ottanta, un teen movie coi mostri, il crescere, gli amorazzi, divertente, realizzato molto bene e ci mancherebbe, pieno imballato anche stilisticamente di riferimenti alla cultura pop di quegli anni, in cui uno come me che era ragazzino negli anni ottanta, ci sguazza. Ha varie trovate, qualche scorciatoia narrativa di troppo (come Eleven riesce a tornare di sopra, ‘Closegate‘ che io ho pensato ‘Bé, tutto qua? Chiudiamo e bon?‘) un episodio che ‘anche no‘ (il settimo dove pensavo sempre ‘Torniamo a Hawkins per favore?!‘) e comunque almeno uno di troppo, storie d’amore spudoratamente e giustamente romanticissime e una leggerezza di fondo che non è banalità ma semplicità nel senso positivo del termine. Quasi una boccata d’aria fresca in tempi non esattamente facili, diciamo così, con molte serie che giustamente li riassumono, questi tempi.
Poi, non sono sicurissimo che negli anni ottanta fossero tempi migliori, forse eravamo tutti più ingenui ma i paragoni fra ere diverse mi lasciano piuttosto perplesso. Di sicuro sapevano fare film per ragazzi che conquistavano l’immaginario, come oggi sanno fare questa serie, che piace probabilmente più a noi kidult nostalgici che ai teenager di oggi, ma non sono sicuro, dovrei chiedere.

Ciuffoni Bros.

Dopo il sorrisone alla sigla finale, il mio pagellone:

La retromania: 7 – il carattere piuttosto fondativo del tutto, parte a sassata. Nella prima puntata ci sono (oltre a Spielberg e a S.King che ci sono tipo sempre): i Devo, gli Scorpions , ‘Talking in your sleep‘ (che io che sono super oald, ricordavo il titolo e il ritornello, non chi la cantasse, per questo c’è You Tube), Dig Dug (mio gioco prefe, ero piuttosto bravo, non come Max ma un record l’ho scritto pure io nella mia sala giochi di tanti anni fa), il Millennium Falcon. Poi è tutto un corso e ricorso fatto con competenza eighties (la festa degli studenti è stata uno spasso per i costumisti) e gusto citazionista;
Il mostro ombra del sottosopra: 7 – disegnato, intravisto, terrorizzante, vischioso, bravo;
Billy: 5 – il truzzo tutto muscoli, hard rock tutto assoli, paglie e virulenza posticcia era meglio se stava in California che il vivere in campagna non è per tutti. Un personaggio troppo caricaturale, cattivo senza esserlo davvero, pare, dato che lo spiegone col padre dura una scena sola ma sufficiente per renderlo simp…no, antipatico. Piuttosto inutile come tutta la story line con la sorella;
Max: 6,5 – serviva una quota rossa, lei se la cava, fa il maschiaccio ma meglio nel ballo, piuttosto inutile ma simpatica, mezzo punto in più per dominare a Dig Dug, gioco pref. ;
Dustin: 5,5 – troppa simpatia, scemenza (il girino) e sapienza in un unico personaggio. In generale i ragazzi, escluso Will in una sorta di risarcimento dopo che in S01 lo si era visto in due episodi, mi sono risultati meno simpatici e credibili;
Murray: 5,5 – l’investigatore chiamato dalla famiglia di Barb poteva benissimo non entrare nella trama, ma tant’è, lui è buon caratterista e porta a casa il risultato ma il personaggio viene dimenticato dopo tre secondi netti;
Bob: 6,5 – ripescato dal cast dei Goonies fa pure la battuta del tesoro con grande strizzata d’occhi. Tutto bene ma sai che morirà male dopo pochi secondi, peccato. Bella però la scena del sacrificio;
Will: 7,5 – nel suo profilo Instagram c’è scritto ‘Actor’. Con la ‘A’ maiuscola ampiamente meritata, credibilissimo nell’ospitare il mostro ombra;
La musica: 6 – dopo la partenza coi Devo, pensavo meglio, pochi pezzi veramente esaltanti, ma è colpa mia che mi aspettavo chissà cosa (qui, la colonna sonora col ricciolo e la lacca).

Le coppie:
El e Hopper: 8 – forse la cosa migliore della serie fra tenerezza, incomprensioni genitoriali, crescita, lacrimoni, puccismi;
Dustin & Steve: 7 – bromance a pacchi, fratellanza e tenero machismo, tutto ben fatto con bonus di ciuffoni per entrambi;
Lucas & Max: 6,5 – che carini e poi ho un debole per Lucas e la sua fionda impavida;
Nancy & Jonathan: 6 – la media fra la scena dei letti e dei limoni (7, mentre la serie si trasforma in una rom-com) e perché per il resto (5) sono inno alla passività;
El & Mike: 6,5 – protagonisti della paraculata della stagione con quel pezzo dei Police che non può non funzionare, con quel bacio che aspettavamo da tempo che ok, arriva e ci siamo tutti sdilinquiti e abbiamo lanciato il cuore per aria. Prevedibili, con occhioni;

E adesso, mentre si guarda altro, c’è già curiosità per la terza stagione, per vedere cosa si inventano dopo baci e cuori che volano (io la chiuderei anche qua, eh, ma il rischio mi incuriosisce).