2:44: pelle, sudore, caldo. L’unica differenza tra il mio playground e quello di Miami dev’essere nelle tribune. Qui son da solo, alla plancia di comando del blog del Cimba. Io, Babbicciu, vi saluto, da Baltimodena per quella che sarà sicuramente l’ultima sveglia alle 3 di notte, dedicata alla pallacesto americana, da qui a qualche mese.
Spiegone introduttivo for beginnerz: questa notte si gioca gara 7 delle finali NBA. Una serie di partite dove i meno scarsi, se vincono quei tizi della florida (MIAMI), o i più forti, (se vincono i texani meno texani che conosciate (SAN ANTONIO) si contendono al meglio delle sette partite il titolo di campioni di Ammeriga. NB: gli amerigani per quasi tutti i loro sport si autoproclamano campioni del globo terraqueo e dell’universo tutto, quando vincono. Diciamo che per NBA e NFL ancora ne han ben donde, quindi non andrò oltre nel polemizzare (delusione dal pubblico).
2:53: la situazione: le statistiche danno possibilità a San Antonio, che è capace di vincere fuori casa. La realtà dice che chi punta sui texani lo fa aggrappandosi più al cuore che alla ragione. Miami d’altra parte, oltre all’entusiasmo dei tifosi in bianco, avrà tutta la pressione, di chi assolutamente ora non può sbagliare. San Antonio ha già sbagliato, e il macigno dell’occasione perduta potrebbe pesare tanto. Riuscirà il mago Popovich a caricare la squadra a dovere?
2:58: a differenze di due notti fa, stanotte ho provato la tattica del “dormi un po’ e poi svegliati”. Sinceramente, ora, appena svegliato, non mi sento molto più fresco.
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