Il cinema:
Angeli e demoni (A/D da qui in poi): lo vedo dopo una comoda passeggiata di otto minuti nel cinema del paesello.
Star Trek (S.T. da qui in poi): lo vedo nel multiplesso della vicina città. 25 minuti di macchina, orribile parcheggio stile aeroporto, automobili in mostra all’ingresso, giochi da giostra al secondo piano, confezioni di popcorn gargantuesche, comodissime poltrone di pelle.
Il perchè:
A/D.: per vedere cosa combinano, per soddisfare il mio snobismo, per mortificare il film con recensioni devastanti, ma soprattutto per contribuire, una volta tanto, alle casse del titolare del cinema, monumento alla resistenza dei piccoli mono-sala a 6,50 euro e per scambiare quattro chiacchiere con il titolare, vecchia conoscenza e gran lenza dell’incasso sicuro. “Questo funziona eh” “Non ne dubito” “E poi faccio il maghetto” “Anche quello è una certezza”. Cose così…
S.T.: Perchè ogni cosa esce dalla “J.J.Abrams Factory” vuol vista.
I pregiudizi:
A/D.: quando vedo un abito talare di qualsiasi religione sullo schermo quasi sempre contraggo le labbra (mh).
S.T.: quando vedo un’astronave sullo schermo quasi sempre apro la bocca (ooh).
La provenienza:
A/D.: tratto da un libro scritto prima di quel libro che fu un successo mondiale e da cui fu tratto il precedente film. Questo però è un sequel.
S.T.: una serie televisiva di 40 anni fa di enorme successo negli Us ed esportata ovunque con annessi riflessi cinematografici. Questo però è un prequel.
La storia:
A/D.: l’eroe viene chiamato per sventare una minaccia che viene da un remoto passato, fra particelle di antimateria, simboli e storia antica. Il tutto avviene nella città del Vaticano e dintorni.
S.T.: gli eroi devono salvare il pianeta dalla minaccia di un ex-minatore cattivo e pazzo, fra palline rosse, buchi neri e date astrali. Il tutto avviene in un futuro lontano (o più lontano).
La sceneggiatura:
A/D.: l’adattamento del libro è curato da due sceneggiatori abituati a scrivere robe grosse (ossia, costose e che incassano). Il film dura molto, fin troppo, è carico di spaventosi spiegoni a volte persino ripetuti, privo di dialoghi brillanti, alcuni involontariamente comici (ma qui forse c’entra anche l’adattamento italiano) e con varie banalità narrative. Un mezzo disastro, incluso il prendersi molto sul serio e un ritmo altalenante.
S.T.: scritto da un duo che si diverte un bel po’ ad immaginare scenari futuri. Certo, c’è sempre il marchio della “J.J.Factory” sugli sballi temporali, forse la questione del buco e delle date non è chiarissima e non tutto è a fuoco, forse qualche minuto in più di narrazione o di analisi dei personaggi avrebbe giovato nel complesso. Però, un ritmo notevole, inframezzato da varie gag pur non sempre riuscite, una visione d’insieme notevole (reinventare un classico è molto rischioso), un paio di sequenze da cardiopalma.
La regia:
A/D.: R.Howard si è preso una pausa con Frost/Nixon per tornare sul luogo del delitto. Immagino sia difficile girare per Roma o ricostruire la piazza del Vaticano al computer per i noti divieti delle autorità ecclesiastiche, per il resto pochi sforzi, forse non ce n’era bisogno.
Però un bel promo turistico per la capitale.
S.T.: J.J. si diverte eccome e si preoccupa di divertire pure noi. Missione compiuta.
Gli attori:
A/D.: un cast di nomi che recita al minimo sindacale, capeggiati da un imbolsito Hanks, nonostante la nuotata in piscina d’inizio.
S.T.: un gruppo di giovinastri con belle facce, piglio giusto e sorrisetti furbi.
Le macchine:
A/D.: uno spottone marchettaro imbarazzante e francamente ridondante per casa fiat con una macchina che diventa best supporting actress per un quarto d’ora di film.
S.T.: Nave Romulana: GASP!?!?! U.s.s. Enterprise: OOOHHHH!!!
Le facce (a fine proiezione):
A/D.: pubblico mix di ogni età. qualche sorriso, qualche viso stanco, qualche viso distrutto dall’immane durata del filmone (o da una pennichella fra una corsa e l’altra).
S.T.: solo trenta/quarantenni, molti sorrisi. Da notare che A/D nel multisala ha 10 proiezioni festive contro le tre di S.T. Un indice della distribuzione (ok, Statrekko è uscito una settimana prima) ma anche dei gusti del pubblico vedi gli incassi (italia vs. usa)
Ancora? :
Faranno un sequel di A/D? Speriamo bene di no. (e invece SI’…)
Faranno un sequel di S.T.? Sicuramente. Potenzialmente, ma esagerando, potrebbe battere la prima parte della saga cinematografica che conta nove titoli. J.J., che ne dici?
Conclusioni:
ovviamente i due film non sono paragonabili, se non che entrambi sono blockbuster estivi e questo post è un blando tentativo di sintetizzare i due film visti in settimana.
Il sunto è: Angeli e demoni è paccottiglia commerciale realizzata con mezzi ma scarsi contenuti.
Star Trek è entertainment d’alto livello, un po’marcione volendo, ma divertentissimo.