H-tale (tic tac)

Il corridoio è di un colore che è tipo crema, ma se questo colore appartenesse a un gusto di gelato ti farebbe passare la voglia di mangiarlo.
Il corridoio però è perfettamente pulito. Le inservienti passano di prima mattina ma anche random nel pomeriggio con ramazza e scopettone, producendo un soffice suono attutito, quasi a non distrubrare.
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quei riflessi di luce che fanno così superottanta

E’ un film realizzato in tandem da JJ Abrams, quello di ‘Lost‘ ma anche quello di ‘Cloverfield‘, e da S.Spielberg, quello che ha fatto fra gli altri mille film che ha fatto, un caposaldo del cinema di fantascienza (che con spietata sottigliezza viene riproposto nel cartellone italico) e una pietra miliare del cinema per ragazzi con la bicicletta che vola che campeggia nel logo della sua casa di produzione.
I due si incontrano e frullano generi ed esperienze. Ne salta fuori (spoiler alert di prassi) un esplicito omaggio ai film per ragazzi degli anni ottanta, che ripropone integralmente estetica e senso dell’avventura in modalità teenagers raccontando la storia di una combriccola di ragazzini che parte per girare un cortometraggo e si trova in mezzo a una cosa molto più grossa di loro. Riusciranno i nostri eroi?
Io ero un teen quando quei film uscivano e devo dire che mi è piaciuto rivedere certi meccanismi, naturalmente risaputi e telefonatissimi incluso qualche spavento che però funziona sempre. Mi è piaciuto anche rivedere quei riflessi di luce sull’obbiettivo (le strisce orizzontali, a volte oblique, colore blu elettrico o violaceo che riflettono le luci che compaiono sullo schermo) che se non vado errato è un marchio di fabbrica che accomuna i due registi/autori/produttori.
Il film è sicuramente godibile, l’inizio è ottimo, i ragazzini sono un bel gruppo ed Elle Fanning sarà una star mentre i ‘grandi’ fanno da puro corollario se non da zavorra alla storia. Infatti il meglio lo danno i ragazzini e le loro dinamiche. Il difetto del film è che tutto sembra fin troppo studiato a tavolino e la sceneggiatura ha due grosse lacune. Una nel mostrare emozioni che risultano un po’ posticce , l’altra è un finale che va in vacca totale (la scena, diciamo, dell’incontro ravvicinato) per poi correre verso i titoli di coda rapidissimo e un po’ insipido.
Peccato, si poteva fare meglio, evidentemente JJ continua ad essere bravo a creare il mood ma poi quando c’è da stringere esita e la fa breve, oppure ha problemi con i finaloni misti alle cose grosse.
Però, son uscito contento di avere assaggiato una specie di madeleine visiva. Anche perchè, con grande mossa, sui titoli di coda c’è il filmino in superotto, quello vero, rumore di pellicola tlacatlacatlac incluso, ed è bellissimo, quasi vale il film intero.
Resta il dubbio di come viene visto questo film da occhi vergini di goonies, piramididipaura, et e tutti quei film di cui si accennava sopra. tlactlactlactlac.

Update: il post a due voci (un quarantenne, una quindicenne) in risposta alla mia domanda, su secondavisione