Il 30 settembre 2012 pubblicai una foto con la didascalia: ‘Iniziamo, serie A1’ nel momento in cui la nostra Pallacanestro Reggiana ritrovava la massima serie dopo anni dell’allora nominata A2.
In queste quattro stagioni, seguite a lungo anche su questo blog con i post ‘dalla piccionaia’, siamo diventati una BIG. Sul parquet del vecchio ma amato palazzetto di casa, siamo quasi imbattibili, a settembre abbiamo vinto la Supercoppa italiana, in stagione regolare siamo arrivati secondi, miglior piazzamento della storia, e da stasera iniziamo i playoff. Comincia il sogno di conquistare quello scudetto che l’anno scorso ci è sfuggito per tanto così, come si dice.
Ho chiesto al mio pard di gradinata piccionaia, espertone e ‘commissario tecnico’ del duo, di scrivere una piccola guida, sulle prime sfide dei playoff.
Milano (#1 – 22V 8P) vs. Trento (#8 – 15V 15P)
La sfida più europea di tutte, non solo perchè vede di fronte la semifinalista di Eurocup e l’unica detentrice italiana della licenza pluriennale di Eurolega, ma anche perché sono le due squadre più fisiche del lotto, centimetri e chili che le accomunano in due sistemi di gioco comunque diversi.
Tanto pick’n roll ed esecuzione dei giochi in attacco, durezza nell’uno contro uno e disciplina in difesa per la squadra di Repesa. Pochissimo pick’n roll e molto movimento di palla con sprazzi di triangolo in attacco, difesa energica soprattutto sulle linee di passaggio in difesa per la squadra di Buscaglia.
Se Trento non accusa la stanchezza dovuta ad un roster poco profondo, messo alla dura prova dalla lunga stagione europea, la serie potrebbe diventare equilibrata e spettacolare, in caso contrario si potrebbe chiudere addirittura in tre gare.
Superstar Milano: Gentile (che dovrebbe recuperare per gara 1), Simon e Batista
Occhi puntati su: Simon, Batista e Sanders
Plus Milano: difesa, rimbalzi e profondità della panchina
Minus Milano: difficoltà nell’adeguarsi a giocatori atipici come Wright e Pascolo, cattiva gestione della convivenza in campo fra le due stelle Gentile e Simon.
Superstar Trento: Pascolo, Wright e Flaccadori
Occhi puntati su: Sutton e Pascolo
Plus Trento: movimento senza palla, sfruttare i frequenti mismatch in attacco e gestione oculata delle rotazioni
Minus Trento: rimbalzi, falli e scarsa tenuta nell’uno contro uno in difesa.
Cremona (#4 – 19V 11P) vs. Venezia (#5 – 16V 14P)
La parola della serie sarà ‘equilibrio’. Una debuttante al ballo (Cremona) che conferma la bontà di un progetto tecnico e societario a medio termine basato sulla programmazione e una Venezia data all’inizio fra le favorite per poi cambiare guida tecnica e diversi giocatori, trovando solo al termine della stagione regolare una sua dimensione.
Per Cremona peserà il fattore campo e l’entusiasmo dell’ambiente, l’esperienza dell’allenatore e a livello tecnico la capacità di difendere forte non solo sotto le plance (specialità della casa) ma anche sul perimetro, vista l’abilità dei lagunari di aprire il campo. In casa Reyer il nodo da sbrogliare sarà soprattutto la chimica di squadra con i nuovi arrivi per la postseason. Un ruolo fondamentale per creare armonia lo avranno gli esperti Ress, Viggiano e Ortner. L’impatto di Pargo e la possibilità di prendere buoni tiri dal perimetro dei cecchini in maglia Reyer potrebbero decidere la serie, così come per entrambe una vittoria fuori casa.
Superstar Cremona: Turner, Mc.Gee e Washington
Occhio a: Mc Gee e Cusin
Plus Cremona: Difesa, rimbalzi
Minus Cremona: Incognita Starks e gestione del ritmo partita
Superstar Venezia: Pargo e Green
Occhio a: Green e Ress
Plus Venezia: Transizione e tiri da tre
Minus Venezia: Difesa a metà campo e rimbalzi
Reggio Emilia (#2 – 21V 9P) vs. Sassari (#7 – 16V 14P)
Solo al fischio finale di tutte le partite dell’ultima giornata di regular season i tifosi di Reggio Emilia hanno saputo che sarebbe stata Sassari a presentarsi al Palabigi per la prima sfida playoff.
Forse a qualcuno sono tornate in mente i momenti di delusione ricordando gara 7 dell’anno passato e forse qualche altro si augurava proprio questa partita per riprendersi una sana e sportiva rivincita.
La serie di quest’anno però non ha nulla a che vedere con quella della passata stagione. Reggio si è rinforzata dando profondità e qualità al roster senza intaccare l’anima della squadra, raggiungendo risultati storici sia in campionato che in Europa e presentandosi a questi playoff come favorita per il raggiungimento della finale dalla sua parte di tabellone, con tutti gli effettivi a referto e in buona salute.
Al contrario in Sardegna, dopo la sbornia del primo scudetto, si è assistito ad una vera rivoluzione, sia nella rosa che nello staff tecnico, dopo l’esonero a metà stagione dell’allenatore che negli ultimi anni aveva dato una filosofia e un’impronta tecnica vincente alla squadra. Della vecchia Dinamo è però rimasto il leader realizzativo Logan e intorno a lui tutta Sassari è ripartita per cercare la continuità smarrita ad inizio stagione.
Probabilmente sarà una serie ad alto punteggio e oltre al fattore campo conterà l’applicazione difensiva per entrambe le squadre, a disinnescare le bocche da fuoco rivali.
Reggio parte da favorita forte di una rosa di giocatori versatile e che garantisce copertura anche doppia in più ruoli, Sassari sarà legata alla vena realizzativa del suo bomber, senza dimenticare le possibili striscie di Akognon e la bidimensionalità di Alexander.
Superstar Reggio: Aradori, Kaukenas e Lavrinovic
Occhio a: Kaukenas e Veeremenko
Plus Reggio: Rimbalzi, transizione e distribuzione di punti in molti giocatori
Minus Reggio: Tenuta mentale
Superstar Sassari: Logan, Alexander e Akognon
Occhio a: Logan
Plus Sassari: Transizione e difesa press sulle linee di passaggio
Minus Sassari: Panchina poco profonda e rimbalzi
Avellino (#3 – 20V 10P) vs. Pistoia (#6 16V 14P)
Avellino partita con l’ambizione di centrare uno degli ultimi posti disponibili della postseason, si ritrova in una meritatissima terza posizione, frutto di una crescita costante, dell’innesto a metà stagione di Ragland e Green e dell’esperienza dell’allenatore che ha saputo creare un gruppo compatto. Nel girone di ritorno ha inanellato strisce di vittorie importanti compresa una ottima Final Eight di coppa che ha dato entusiasmo all’ambiente.
Partita con l’obiettivo di una salvezza tranquilla, Pistoia ha sorpreso. Gruppo tosto, di corsa, lotta e sacrificio su ogni pallone. Ai toscani piace difendere forte e ripartire in contropiede, ma nell’arco della stessa partita propongono anche soluzioni alternative allo schema base, grazie al buon gruppo di americani su cui spiccano le capacità di assistere i compagni di Moore e la duttilità di Kirk.
Forse la serie più scontata del programm con i lupi irpini nettamente favoriti, ma attenzione alla resilienza di Pistoia.
Superstar Avellino: Ragland, Nunnally e Green
Occhio a : Ragland e Nunnally
Plus Avellino: Gioco di squadra e tiro da tre
Minus Avellino: Tenuta Mentale
Superstar Pistoia: Moore, Blackshear e Kirk
Occhio a: Kirk e Moore
Plus Pistoia: Rimbalzi e tenuta mentale
Minus Pistoia: Rotazioni e mismatch.
Il salone per il gran ballo a palazzo è stato allestito e gli inviti spediti.
La favorita dovrebbe essere Milano, che dall’alto del budget faraonico rispetto alle altre contendenti , ha allestito ancora una volta, come ormai fa da qualche anno, una squadra altamente competitiva, profonda e completamente nuova nell’organico e nello staff tecnico.
Però occhio alle sorprese. L’equilibrio e l’incertezza di questi playoff insieme al risultato della passata edizione sono chiari segnali di come nel basket italiano sia in atto un cambiamento e le società che più se ne fanno portatrici devono essere incentivate e supportate per garantire un futuro al movimento italico.
A quanto pare però le istituzioni delegate alla gestione del gioco non sono della stessa idea, vedi guazzabuglio per le licenze europee… Anzi sembra che le uniche idee che abbiano, siano quelle di perseguire solo ed esclusivamente i propri interessi politici e in alcuni casi per affermarli siano disposte ad ostacolare lo sviluppo naturale di tale cambiamento.
Però adesso iniziano i playoff, lasciamo sia il campo a parlare.
Noi saremo al nostro posto, in piccionaia, fra caldo, urla matte e passione. Che sognare fa bene e non costa nulla.
Buon divertimento.