fra teatri e corone c’è il NO

Le avvisaglie c’erano fin dal primo trailer comparso in rete.
R.Emmerich che affronta una storia sull’autore più importante del sedicesimo secolo = NO.
Sono andato a controllare, nonostante i ‘segnali’ dicessero ‘non farlo’. Però io ho un debole per i film in costume.
Ahimè,  ‘Anonymous’ non mi è piaciuto. Il regista di catastrofismi, mostroni, crolli e inondazioni, alieni e bestie preistoriche prova a fare l’autore ma fa lo sbaglio. Non viene aiutato da una sceneggiatura ipertrofica di personaggi e flashback che mischia la narrazione fin troppo, arrivando a spaccare il film a metà fin quando la storia teatrale diventa un pretesto per intrighi di corte, con l’aggravante che uno dei personaggi principali (tipo, ehm, il bardo) diventa una fastidiosa macchietta.

Cosa mi aspettavo? Un thrilling teatrale con un tocco di corona inglese. Invece il thrilling non c’è, il ‘colpevole’ si scopre subito, il complotto è tanto noioso quanto complesso, le scene d’azione sono piccole e miserrime, non c’è nemmeno del gran LOL involontario. Insomma, robetta.
Si salvano i dolloni su Londra che fan sempre scena, la zona dei teatri ben ricostruita, la recitazione del cast di attori inglesi che appena sentono ‘Shakespeare!’ si impegnano molto, fra tutti Ifans che è molto bravo, eyeliner incluso. Bè, forse è abbastanza, no?

(il mio giudizio non tocca la questione, abbastanza irrilevante forse, del fatto che il film se ne frega della conoscenza storica del periodo del pubblico non inglese e se ne frega pure della veridicità storica. Per approfondire questa questione, lo sguardo ‘londinese’ di Byronic su junkiepop ed il post chez ingressoridotto, dove il film è piaciuto). 

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